E dopo le sitcom è venuto il momento di parlare di telefilm. Cominciamo subito a dire che dalla lista è sparito Skins. Per continuare le metafore scolastiche Skins si è diplomato e ci ha lasciato, non lo rimpiangiamo molto, perché l’ultima stagione è stata veramente orribile, ma nonostante questo rimane un telefilm di livello ed è per questo che finirà nella lista dei Telefilm storici. Ci sono alcune novità rispetto all’anno scorso, ma gran parte dei telefilm sono riusciti a confermarsi.

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Franklin & Bash

Trama: Franklin e Bash non sono esattamente gli avvocati a cui ci siamo abituati, ma nonostante questo sono dei vincenti. Ho cominciato a vedere Franklin and Bash, perché nel ruolo di Peter Bash c’è Mark-Paul Gosselaar, anche conosciuto come Zack Morris e Grande Amore della Mia Vita. Ma poi questa serie mi è piaciuta. E’ molto divertente.
Consigliata a: chi non ama le regole, chi ama divertirsi e chi soffre della sindrome di Peter Pan (e a chi ama Zack Morris)
Voto: 2/5
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Hart of Dixie

Trama: La dottoressa Zoe Hart (Rachel Bilson) vive a New York e sembra che la sua vita vada a gonfie vele, ma poi viene mollata dal ragazzo e perde il tirocinio cardo-chirurgico che desiderava. A questo punto disperata accetta la proposta di lavoro di Harley Wilkes e si trasferisce a Bluebell, in Alabama, in un mondo completamente diverso da quello a cui era abituata.
Non pensavo mi potesse piacere, ma mi ha preso. E’ uno show semplice, senza pretese e che ci riporta un po’ indietro ai temi di Everwood e di Dawson’s creek.
Avvertenze: c’è una discreta quantità di ragazzi super-fighi in questa serie e non hanno nessun problema ad apparire in televisione senza maglietta
Consigliata a: agli amanti dei vecchi telefilm della WB
Voto: 3/5
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Once Upon a Time

Trama: C’era una volta… il mondo delle fiabe, finché la strega cattiva decise di strappare la felicità di tutti, trasferendo il mondo delle fiabe nel mondo reale. Solo una persona può spezzare la maledizione e il suo nome è Emma ed è la figlia di Biancaneve e del Principe Azzurro, però ignora la sua vera identità.
Once Upon a Time è partito molto bene, c’erano grosse aspettative su questo telefilm e si è mantenuto su un buon livello per tutta la prima stagione, anche se non si può definire uno dei miei telefilm preferiti (è un po’ troppo noioso a volte) merita di stare in lista. Vediamo se riuscirà a confermarsi.
Consigliata a: agli amanti delle favole
Voto: 1/5
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Bocciati

Glee

Trama: C’è un limite a tutto ed io già conoscevo i difetti di Glee,già l’anno scorso vi avevo avvertito, la trama non è coerente dicevo. Ma niente mi aveva preparato a quello che è stato: i personaggi sembravano schizzofrenici, non c’era nessuna continuity e Blaine è diventato il nuovo protagonista dello show e io lo odio, lo odio, lo odio.
Avvertenze Speciali: Ryan Murphy continua a fare storyline a caso, predendo idee dai forum e dalle fanfiction. Inoltre va fatta una menzione speciale al fandom Faberry, oro olimpico per il “reaching
L’Addio: Non ho ancora mollato questo telefilm. Vado avanti per inerzia, vado avanti pensando che ormai abbiano toccato il fondo e invece ogni volta mi dimostrano che non c’è limite al peggio

Promossi

Being Human

Trama: La bellezza dei telefilm inglesi è come sanno reinventarsi. Dopo aver perso il cast originale, si potrebbe pensare che Being Human abbia già detto tutto. Invece no. Sebbene la quarta stagione sembri leggerlmente più lenta delle altre, questo telefilm si mantiene comunque su alti livelli. Pare che anche il remake americano meriti, ma preferisco non pronunciarmi.
Consigliata a: agli amanti di soprannaturale
Voto: 3/5 (confermato il voto dello scorso anno)

Castle

Trama: Castle è un telefilm che si fa amare. Non si sa perché, ma è così. E’ un procedurale e come tutti i procedurali ha dei limiti, le puntate possono risultare ripetitive dopo un po’, eppure Castle non annoia, si guarda puntata dopo puntata senza nessun problema. In parte si deve al rapporto tra Richard Castle e Kate Beckett e in parte perché Castle è un telefilm che non si prende sul serio, che cerca anche di far ridere, ma che ti può far commuovere.
Comunque sia, questo telefilm si guarda benissimo e Andrew W. Marlowe, il creatore della serie, sembra sapere fare il suo lavoro.
Consigliata a: ai proceduralisti
Voto: 3/5 (-1 rispetto all’anno scorso, perché ero stata troppo larga al tempo)

Mad Men

Trama: Su Mad Men ho già parlato più e più volte. A questo telefilm ambientato tra i pubblicitari di Madison Avenue degli anni 60 ho dedicato già un post e a quello vi rimando. Non c’è molto da aggiungere, rimane un grande telefilm, nonostante la quinta stagione sia leggermente inferiore alla quarta
Consigliato a: pubblicitari e agli amanti dei ruggenti anni 60
Voto: 5/5

Misfits

Trama: Come Being Human, anche Misfits è una serie inglese che ha perso gran parte del cast originario, solo che a differenza di Being Human ancora non sappiamo come verrà gestita la cosa. In ogni caso posso assicurarvi che le prime quattro stagioni meritano e questo show si conferma come una grande novità.
Consigliato a: ai disadattati, ai fuori-posto!
Voto: 3/5 (-1, perché la quarta stagione era inferiore alle altre)

Nikita

Trama: Nikita arriva alla sua terza stagione e lo fa alla grande. Questo telefilm è molto sottovalutato, forse perché va in onda sul canale “The Cw”, famoso per mandare solo roba trash per bimbominkia, ma la realtà dei fatti è che Nikita è una bella spy-story, costruita in maniera eccellente. Tra l’altro al momento è uno dei pochi show che ha per protagonista una donna di colore, la mitica Maggie Q.
Consigliato a: chi ama le spy-story
Voto: 3/5 (si conferma senza problemi)

Parenthood

Trama: Parenthood è uno dei migliori prodotti degli ultimi anni, un vero e proprio gioiellino. Non c’è altro da aggiungere. E’ realistico. E’ vita vera. E commuove. E fa ridere. E ci fa disperare. Un telefilm si può dire veramente riuscito, quando riesce a renderti empatico, quando ti fa pensare “ehi, è vero, è proprio così, anche io lo faccio”. Almeno per me è così. Non è un caso che dietro ci sia Jason Katims di Friday Night Lights.
Consigliato a: chi ama i telefilm “realistici”
Voto: 5/5 (+2 dall’anno scorso e se li merita tutti)

The Good Wife

Trama: Parlare male di The Good Wife è difficile. Anche quando è al suo peggio, rimane comunque meglio della maggior parte degli show in circolazione. The Good Wife è un intrigo, è politica, è famiglia, è lavoro, è riscoprire sé stessi. Julianna Margulies fa un eccellente lavoro come Alicia Florrick e insieme a lei c’è un grandissimo cast, ma d’altra parte l’ho già detto lo scorso anno, quindi qual è la novità? Nessuna. Rimane un gran telefilm e poche storie
Consigliato a: agli intenditori
Voto: 5/5 (si conferma in pieno)

White Collar

Trama: Alla sua quarta stagione White Collar rimane sembra un bel telefilm. L’anno scorso descrivevo White Collar con le parole “divertente e frizzante”. Le caratteristiche principali sono sempre le stesse, ma quest’anno stanno cercando di aggiungere dello spessore alla storyline principale. E stanno facendo un ottimo lavoro
Consigliato a: chiunque ami il faccino (e il corpo) di Matt Bomer, a chi cerca qualcosa di leggero ma che può sorprendere
Voto: 4/5