Sono una di quelle che “lavora coi social”, un’espressione che significa un po’ tutto e niente. Spesso, quando parlo del mio lavoro, le persone mi guardano con curiosità. So che molti non hanno idea di ciò che faccio e molti mi fanno spesso domande per cercare di capire. So anche che per qualcuno sono quella che “sta tutto il giorno su Facebook a non fare niente“. Per la verità spesso faccio più di quello che mi compete, un po’ per necessità e un po’ perché fortuatamente il mio lavoro è nato sulle basi di una passione. Okay, mi rendo conto che c’è un po’ di confusione. Che ne dite se facciamo un po’ di chiarezza?

Tipico stile da “gente che lavora nei social”

Prima di tutto sono un utente

Chi legge questo blog da un po’ sa che il web è sempre stata una parte importante della mia vita. Ho iniziato a capirne le potenzialità, quando stavo preparando la ricerca d’esame di terza media: era il 2000. Il resto è già storia: forum, chat, blog, poi MySpace, Facebook e tutti gli altri.
Per me non esiste davvero una distinzione tra vita reale e vita virtuale. Ho bisogno dell’una e dell’altra. A 14 anni mi serviva avere il web, così da poter evitare di stordire le mie amiche parlando di Dragon Ball. Adesso mi serve come mezzo per lavorare. Nel mezzo ho incontrato tante persone che altrimenti sarebbe stato impossibile. Ho girato l’Italia per vedere per la prima volta amici di lunga data.
Per me questo passo è particolarmente importante, perché è sempre stato appassionante il mondo del web, nel bene e nel male. Sono prima di tutto un’utente del web, una che sa come muoversi. Posso dire di aver visto nascere il web 2.0 e di averne sempre fatto parte.

Fidati di me, sono un Blogger

Il mio primo blog l’ho aperto nel giugno del 2004. Sono passati quasi dieci anni e non ho mai smesso di “bloggare” (però per un periodo ho solo tumblrato). Essere un blogger non è una cosa semplice come sembra. Scrivere sul blog personale richiede costanza.
Questo sito è al tempo stesso un blog personale, un blog professionale e una vetrina lavorativa. Ho preso coscientemente la decisione di non limitarmi a scrivere solo di SEO e Social Media (vedi “Una guida ai telefilm“), perché ho pensato di farmi conoscere un po’ come persona, ho pensato che non c’era nulla di male ad allargare gli orizzonti. La mia sfida è parlare alla mia audience, cercare di conquistarmi i lettori e provare a trasformare un visitatore casuale in un frequentatore abituale.

Il blog è importante, ma non è solo una cosa personale. L’avevo spiegato qualche tempo fa. Il blog è uno degli strumenti migliori per il web-marketing e ho sempre caldamente consigliato i blog aziendali. Io sono una di quelle persone che ogni tanto scrive per i blog aziendali.
Scrivere per un blog aziendale è difficile. Io ho uno stile di scrittura molto particolare, credo si possa notare, ma quando scrivo per un blog aziendale devo essere più “tradizionalista”.
In queste pagine parlo del mio lavoro, delle mie passioni e delle cose che mi piacciono: tutti argomenti su cui sono piuttosto preparata e su cui ho molto da dire. In uno dei blog aziendali che frequento ho parlato di sistemi di pavimentazione per esterni.

Questo è una parte del mio lavoro. Il blog è il primo social ed è un ottimo strumento SEO e a tal proposito…

“Sono un SEO” “Un cosa?”

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Il magico mondo della SEO

Mi occupo principalemente di SEO. La maggior parte delle persone con cui parlo fuori dal settore non ha idea di cosa questa parola significhi. Se parlo di “ottimizzazione” e “posizionamento” le cose non si fanno di certo più facili. A volte decido di arrendermi e dico semplicemente:”Faccio siti internet”, perché questa è una cosa che le persone riescono a capire. In realtà di solito lavoro a stretto contatto col web-master, ma faccio una cosa piuttosto differente.
SEO sta per Search Enginee Optimization. In sostanza il mio compito è fare in modo che i siti di cui mi occupo siano “trovabili” su Google con le parole chiave selezionate. Tutto comincia con un’analisi del settore di mercato del cliente, delle parole chiave principali e dei concorrenti, poi passo a stilare un progetto e infine c’è la fase operativa che cambia a seconda dei risultati ottenuti dallo studio iniziale.
Il lavoro del blogger e quello del SEO si intrecciano spesso. Quando scrivo un post, lo scrivo sempre in ottica SEO per quanto possibile.

Ci sono molti che sostengono che la SEO è morta, ma non credeteci, la SEO si è solo evoluta negli anni, come tutto il web d’altra parte. E oggi come oggi non c’è SEO senza Social.

Lavoro coi Social

Ci sono differenti tipi di SEO, così come ci sono diverse figure professionali nell’ambito social. Poi ci sono i freelance che lavorano per piccole aziende e che si occupano spesso di diverse cose: questo è il mio caso.
Il mio punto di forza è sicuramente la strategia. Sono la “stratega” dei Social. Come ho detto sono un’utente prima di tutto e conosco bene i social, so quali sono i target di riferimento, mi piace leggere dati su dati sull’uso dei vari social (che ci volete fare, ognuno ha le sue perversioni) e posso dire con esattezza qual è il social migliore per le esigenze del mio cliente.
Non tutti i social mi piacciono (Google+, sto pensando a te!), ma li uso quasi tutti per un motivo o per un altro.

Gli autografi dopo

Tutto questo post mi serviva per introdurre una cosa molto particolare. Qualche tempo fa ho avuto modo di incontrare le persone che si occupano del portale Giovani Liguria e hanno deciso che ero materiale interessante per un’intervista: non chiedetemi perché, non ne ho idea (be’ sono stra-simpatica e chiaramente figa, ma nell’intervista mi hanno fatto parlare di lavoro, quindi credo che queste motivazioni siano da escludere).
Quindi beccatevi la mia intervista!

L’intervista è sicuramente una cosa buona (pubblicità gratis!) e una bella botta di autostima, ma vorrei ringraziare le persone che mi hanno tenuto compagnia, che mi hanno fatto scoprire i giardini Luzzati e che mi hanno fatto assaggiare il gelato al profumo di basilico.
Il web è fatto di persone e di relazioni. Io mi occupo di questo.