SEO – Diffidate dai millantatori!

Sto facendo un’analisi di siti che si occupano di SEO e di Web-Markeitng. Lo sto facendo per darmi un’idea del mercato del posizionamento in Italia. Lo faccio anche per capire potenziali concorrenti, devo ammettere.
Volete sapere quello che ho scoperto durante la mia simpatica ricerca totalmente amatoriale?
Prima di tutto volevo dirvi che ci sono un sacco di agency che sono grandiose, agenzie SEO con cui mi piacerebbe tanto lavorare, agency che sono convinta mi potrebbero insegnare un sacco di cose, ma durante questo mio viaggio ho avuto un sacco di momenti “WTF“.

Prima di tutto, come avevo anticipato su Twitter giorni fa, ho visto un’agenzia di web marketing che invece di avere un sito proprio, era ospitata su altervista.
Credo che sia stato il peggio del peggio, ha vinto decisamente il momento incredulità della giornata.
Come posso affidarmi ad un’agenzia che non è capace neanche di avere un dominio personalizzato? Cosa può sapere di web marketing quando manca la cosa più basica come avere un dominio proprio?
Per quanto Altervista sia un ottimo servizio per il blogging e che anche io uso (per farci gli esperimenti), non si può usarlo per farci un sito professionale, a maggior ragione visto che ti occupi di web marketing.
“Lo strano caso del sito su altervista” non è neanche la cosa peggiore in cui sono incappata, anche se rimane sicuramente quella che mi è lasciata più perplessa.
Vi va di parlare di “Posizionamento e SEO”?

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Keep Calm, Elisa, respira…

L’agenzia di SEO che ti posiziona con una sola parola chiave

Il peggior sito che ho visitato è un sito di un agency di SEO che offre ai suoi clienti il vantaggio di pagare a risultati ottenuti. Ovvero tu vai da loro e paghi solo se riescono a posizionarti. Non è l’unica agenzia che offre questo sistema di pagamento, ma già questo mi ha messo in dubbio sul lavoro dell’agenzia.
In generale è ingiusto essere pagati a risultati, perché è difficile promettere un posizionamento ad un cliente: i fattori per il posizionamento di un sito sono tantissimi e non dipendono solo dal nostro lavoro, ma anche dalla parola chiave sulla quale si sta lavorando e su quello che stanno facendo i nostri concorrenti. In questo particolare caso però l’agenzia in questione non sembra promettere un fantomatico “primo posto su google”, ma un semplice “posizionamento” e questo fa scattare un campanello d’allarme. Un sito web è posizionato anche quando è il 100° risultato nella decima pagina di Google, quindi…
la mia prima domanda sarebbe: a che posizione raggiunta devo cominciare a pagare e in che modo? Un primo posto è una cosa ben diversa rispetto ad una ventesima posizione.

Questo tipo di “pagamento a risultati” non è altro che una strategia di marketing. A me risulta strano, ma io offro la consulenza iniziale gratuita, quindi chi sono io per giudicare? Il vero problema è vedere scritto “Qual’è”. Scrivere “Qual è” con l’apostrofo è un errore comune, lo fanno in tanti. Ma è molto meno difendibile se lo trovi su un sito di SEO, considerando quanto sono importanti i testi nel posizionamento. Errare è umano. Lo facciamo tutti. A questo punto sono curiosa: errori grammaticale grossolani e una strategia di marketing non tanto convincente mi rendono davvero dubbiosa. Decido di dare un’occhiata alla sezione “Clienti” per capire davvero che tipo di agenzia sono e nel portfolio, fortunatamente per me, scrivono anche i risultati che hanno ottenuto. Ne controllo un paio per capire se ciò che hanno scritto corrisponde al vero e la risposta è no.

  • La prima cosa che mi colpisce è che sembrano posizionare i siti dei loro clienti per una sola parola chiave. Vi dico subito che questa non è una buona strategia, anzi per me è dannosa
  • Controllo su Keyword Planner una delle parole chiave per cui hanno posizionato un loro cliente e che viene descritta come parola chiave molto ricercata e altamente concorrenziale. Non è né l’una né l’altra. Ha una bassa concorrenza e meno di 100 ricerche mensili in tutta Italia. Controllo anche su Google per vedere se mi conferma quello che mi dice Keyword Planner e sì, è una parola chiave estremamente di nicchia.
  • Il sito della parola chiave in questione non è più nelle loro competenze, ma viene detto che ha raggiunto il primo posto sotto la loro strategia. Ho provato a controllare il posizionamento attuale, ma purtroppo non è nelle prime tre pagine di ricerca, quindi… bho?
  • Controllo un altro sito con altra parola chiave molto cercata e concorrenziale. Questa volta è vero, la parola chiave in questione è molto, molto concorrenziale. La parola chiave di riferimento è anche nel dominio del sito in questione. Il dominio non è così importante come una volta, ma è un aiuto considerevole in certi casi.
  • Il sito di cui sopra dovrebbe essere in seconda pagina su Google. Cerco e non c’è. In realtà è nella terza pagina secondo il mio software di ranking. Ma nella mia ricerca “a mano” in anonimo sono arrivata fino alla settima pagina senza trovarlo. La cosa che mi rende dubbiosa è che viene detto che il posizionamento è stato ottenuto in 2 settimane e vi dico subito che credere a questa affermazione è impossibile. Di solito per capire davvero se un sito è posizionato ci vogliono due o tre mesi, così è nella mia esperienza, così è stato detto da tanti miei colleghi. C’è una fase, pre posizionamento, che alcuni SEO chiamano “honeymoon phase“, che però di solito non dura nel tempo, il che spiegherebbe ciò che è stato scritto sul sito dell’agency e il fatto che non corrisponda ai miei risultati.
  • Qualcuno mi può obiettare che se li ho trovati, significa che da si saranno posizionati e quindi non possono essere così male come dico. Be’ in realtà li ho trovati per vie traverse. Per verificare ho deciso di fare una rapida ricerca sulle parole chiave del settore e su di loro e… non appaiono per nessuna parola chiave nelle prime dieci pagine di Google.
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Fare SEO significa anche essere pazienti

Oltre queste cose che ho scritto qua sopra, però dovete anche sapere che nel sito stesso dell’agenzia c’erano cose che non andavano, a cominciare dai title tag (molto poco furbi) e dalla description (assente non giustificata). Sono dettagli che per un’agenzia SEO pesano abbastanza.

In passato ho anche visto il SEO che si vantava di essere primo su una parola chiave che non aveva ricerche, quindi mi dovrei davvero stupire di tutto questo?

Scegliere un consulente/agenzia SEO

Sul web si può scrivere qualsiasi cosa, ma non per questo significa che sia tutto vero. Quindi come fare a capire chi sono le persone di cui ci possiamo fidare se non siamo del mestiere e quindi non sappiamo muoverci? Be’ ci sono alcune cose che ci possono dare una mano a capire come vanno le cose

  • Com’è strutturato il sito web dell’agenzia? Vi sembra facile da navigare? E’ un sito responsive? Quanto meno ha una versione mobile? Vi sembra un sito aggiornato? Pensate che risponda a tutte le vostre domande in maniera semplice ma dettagliata? E’ facile da leggere? Notate molti grassetti e titoli di grandezza diversi? I testi sono grammaticalmente corretti? Se la risposta a queste domande è sì, allora è probabile che siate sulla strada giusta.
  • Cercate il blog. Il blog è importantissimo per una buona strategia di web-marketing ed è utilissimo per il posizionamento (ne avevo già parlato in passato), quindi una buona agency deve avere un blog. E’ un ottimo modo per tenere il sito aggiornato tra l’altro. Verificate che il blog sia aggiornato. Inoltre si può capire tanto con un blog su come l’agenzia lavori.
  • Chi fa SEO al giorno d’oggi non può pensare di lavorare senza Social Media, quindi verificate che la vostra agency (o il vostro consulente) sia attivo sui social, il che non significa avere milioni di like e centinaia di followers, ma sapere come funzionino i vari strumenti ed usarli con costanza. Questa per me è la prova dle 9, perché moltissime agency risultano carenti (e sappiamo tutti che quando si parla di SEO adesso si parla anche di Google+, vero?).